SALVO PAPOTTO
A CURA DI PAOLA RUFFINO
Galleria Palazzo Nicolaci a Noto: Mostra- evento “Il cuore ritrovato”
Opening, sabato 1 agosto, ore 20

L’arte è passione, è vita, la manifestazione del proprio essere svelato agli altri. Quando l’arte incontra la Sicilia, si crea qualcosa di unico, un’alchimia in grado di coinvolgere tutti i sensi.
Ed è Noto il luogo scelto per presentare la personale mostra d’arte del poliedrico artista catanese Salvo Papotto. Una mostra che già dal titolo racconta molto dell’artista: “Il cuore ritrovato” in un messaggio universale senza tempo. L’evento si terrà sabato 1 agosto alle ore 20, presso la Galleria Palazzo Nicolaci a Noto.
Paola Ruffino, storica dell’arte, così presenta l’opera: « Deve sgorgare dal cuore ciò che deve agire sul cuore così come scriveva nel 1808 Goethe nel suo Faust.
Un pensiero che sintetizza lo spirito di una mostra e il sentire di un artista che nella pittura e nella scultura trova il suo peculiare linguaggio espressivo per tradurre in segni, forme, colori, lettere, ideogrammi orientali, simboli e parole, il suo universo poetico.
Un universo organico, armonioso, ciclicamente vitale e vitalmente ciclico per definizione e mutuo rapporto, quello dell’artista siciliano Salvo Papotto con cui Altera Domus, con il patrocinio del Comune di Noto, riprende la stagione espositiva 2020 richiamando l’attenzione su un autore che ha già incontrato il favore di un attento collezionismo privato.
Amore Spirituale
Il titolo della mostra: “Il cuore ritrovato” non è “l’object trouvé” surrealista. È il Magnificat dell’amore spirituale e dell’amore terreno, nel tempo dell’assenza e della distanza, che si materializza nel dittico “Eden nel silenzio”. Qui il tratto inconfondibile di quel rosso, così caro all’artista e ricorrente quasi un segno distintivo nella sua pittura, s’impone allo spettatore in un vibrante cromatismo, annientando la staticità delle due figure allungate, immobili, rigidamente frontali, di chiara matrice giacomettiana e diventa metafora della vita, dell’esistenza, dell’amore, della speranza, del perdersi e del ritrovarsi
Il suo linguaggio pittorico pacatamente espressionista, dagli accenti smagati e mediterranei, a sprazzi vira verso un’ironia pop che gli permette di coniugare, da diligente artista autodidatta, i tratti appresi dallo studio dei grandi artisti contemporanei ai colori caldi della sua terra e ai freddi viola per esprimere le sue emozioni e i suoi sentimenti più intimi.
Così nascono “Le lusinghe in ruggine” che ricordano gli iconici Flowers di Warhol, “Ritratto in dignità”, un baconiano Study for a “lovely heart”, “Cardio Sicania”, “Frammenti di vita “ e “Battiti”.
Bio Salvo Papotto
Salvo Papotto nasce a Catania nel 1965 dove vive e lavora. Si accosta al mondo dell’arte, da autodidatta, nel 1976 dopo un intenso periodo di attività di studio e di ricerca, di sperimentazione e confronto, di frequentazione di ambienti artistici berlinesi, newyorkesi e londinesi che lo stimoleranno a condurre un’indagine introspettiva e a scoprire in essa la più sublime forma di libertà espressiva cui affidare un trasporto romantico, quanto una passione verista.
La sua opera si rivela un compendio di emozioni e di ispirazioni e risponde ad un bisogno incalzante di trovare un equilibrio tra dimensione ideale e dimensione reale, tra razionale e irrazionale, tra spirito e materia. Un percorso che lo condurrà al raggiungimento di un personale poliforme linguaggio espressivo che spazia dalla pittura, alla scultura, alla poesia su tela per esprimere in modo altro le emozioni umane e un’esperienza interiore in atmosfere senza tempo attraverso un astratto figurativo.
La mostra è stata realizzata grazie al supporto dei seguenti sponsor: HOME SUD HOM real estate, IACI Turnkey Solutions, ALVERIA RESTAURI costruzioni ristrutturazioni, AP Alessandro Pizzo Avvocato, Cantina Modica di San Giovanni, EVENT PRESS.

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